(Testo e musica di Daniele Moraca)
Guardala com'è lontana quella nuvola
piccola in quel cielo se ne sta
morbida si muove piano piano va
ma chissà poi dove arriverà
l'aquila l’insegue dove andrà
attimo per attimo lei guiderà.
Anche se punto col dito indice
lei sta li posata bianca resta ma
soffice come una piuma candida
io vorrei dormire su di lei
l'aquila nel cielo incontrerà
quella nuvola lei bacerà.
Mi poserei vorrei accarezzandola farei
sogni fantastici che non si fanno mai...
L'abbraccerei potrei e dondolandola farei
sogni possibili che non si fanno mai
che non si fanno mai che non si fanno mai...
che non si fanno mai che non si fanno mai...
Eccomi io sono pronta seguimi
fermati dove il buon vento porterà
forte poi le grandi ali tu aprirai
questo cielo è un paradiso e tu lo sai
l'aquila e la nuvola svaniscono
io qui resto fermo canto... e penso che.
Mi poserei vorrei accarezzandola farei
sogni fantastici che non si fanno mai...
L'abbraccerei potrei e dondolandola farei
voli incredibili che non si fanno mai
che non si fanno mai che non si fanno mai...
che non si fanno mai che non si fanno mai...
Daniele Moraca è poeta e cantautore, vive a Cosenza, in Italia. Laureato in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo all’Università della Calabria, con una tesi dal titolo "Antropologia e poetica nella canzone d’autore italiana: il viaggio interrotto di Rino Gaetano". È cultore di materia di antropologia culturale. Docente di chitarra acustica e canto. Ha collaborato con il Prof. M. Privitera, musicologo dell’Università della Calabria, svolgendo seminari per l’insegnamento sulle poetiche della canzone d’autore italiana. Collabora da tempo con il gruppo OMG (produzione di corti e cartoni animati) per la realizzazione delle musiche. Collabora alla cattedra di antropologia culturale diretta dal Prof. C. Pitto, facoltà di Scienze dell’Educazione, presso l’Università degli Studi di Arcavacata, Rende (Cs). L’interesse per la canzone d’autore spinge Moraca all’analisi dei canti poetici musicali dal punto di vista antropologico. E' autore di numerosi pezzi nei quali è evidente la sua attenzione per la canzone d'autore. Le sue canzoni rispecchiano un genere musicale caldo e mediterraneo e le tematiche da lui affrontate sono attuali e coinvolgenti; Daniele tratta problematiche giovanili, politiche e sociali oltre l'amore, con molta disinvoltura. La sua attività musicale inizia negli anni ottanta e fino ad oggi il suo percorso artistico lo ha caratterizzato per l’impegno e per la passione della popular music. Raffinato, acculturato e sottile, un pò dandy, si direbbe a primo sguardo, ma con una voce calda che entra subito dentro. La sua ricerca musicale è sempre più scrupolosa e si arricchisce ogni giorno di novità. Nel 1984 ha costituito un gruppo con validi musicisti, i Kembò, con i quali si è esibito in molte piazze italiane acquisendo, così, una notevole capacità di comunicazione con il pubblico. Dal 1984 sino ad oggi le sue performance musicali come One man band hanno fatto tappa in diverse città in Italia e nel mondo [Torshawn (Faroe Island),Vancouver (Canada), Bruxelles, Parigi, Baden Baden (Germania)]. Di Moraca hanno scritto: …è sempre stato orgoglioso delle proprie radici calabresi, iniziando ad interessarsi di musica da perfetto autodidatta, grazie ad un costante studio e ad una collaborazione proficua con alcuni musicisti di jazz ha saputo raggiungere un'ottima preparazione musicale, anche perché vi ha saputo coniugare una parallela attività di corista e fonico. Il suo primo cd intitolato “L’aquila e la nuvola”, da qualche tempo sul mercato fornisce un'ampia conferma del suo talento: la sensibilità di Moraca è davvero notevole nel riuscire ad esprimere una forza pulita raccontando storie quotidiane con estrema naturalezza e semplicità. Sono canzoni in apparenza leggere che non soltanto si lasciano ascoltare senza annoiare, ma che possiedono anche la beata presunzione di potere anche non essere consumate in tutta fretta, grazie a un linguaggio intelligente, frutto di arguti guizzi di una realtà (quella giovanile) in continua mutazione, come accade nella drammatica e aliena intensità di “Ho bisogno di te” o l’accessibile contabilità di “Dov’è il tesoro”, le riflessioni in agro-dolce de “Il mondo siamo noi”. (V. Pio)-(Il quotidiano di Calabria, 1 feb. 2001) . Raffinato, acculturato e sottile. Un po’ dandy, si direbbe a primo sguardo, ma con una voce calda che ti entra subito dentro, non appena prende in mano la sua chitarra…menestrello di vita, cantautore antico dei misteri dell’animo umano. La Provincia Cosentina 8 gen. 2001 - Rafhael). …“ Talvolta, per i viaggiatori del tempo e della mente il cielo diventa il luogo dove perdere lo sguardo. Così si alzano gli occhi verso lo spazio infinito e per un po’ mente e corpo galleggiano nel nulla. Ma per chi è abituato a viaggiare, presto lo spazio si popola di forme e di illusioni, diventa paesaggio, mondo animato, luogo di incontri e di figure. […] Sud: la canzone dell’erranza, il vero manifesto di questo cantautore che si lascia trascinare via in un mondo di sogni non sempre belli, in cerca di una terra di pace, mentre la sua bussola personale lo spinge ad andare a Sud. Prende forma il Sud sotto lo sguardo a volo radente dell’aquila-autore e disegna colori forti e terre arse, mentre il mare annega ogni cosa nel suo profondo blu. Ma il Sud è anche la forza che ti porta via, il bisogno di non perdere il tuo orizzonte dagli occhi, mentre sei lontano in un altro orizzonte sconosciuto” (C.Pitto in “L’aquila e la nuvola” P 2000). “Con il suo entusiasmo, la passione per la musica e la sua esuberanza a scuola a spopolato: in pochi mesi è diventato l’idolo dei ragazzi – evento non comune per chi si siede dietro a una cattedra – e il concerto di ieri, ne è stata la prova concreta.” (da La Provincia Pavese – Roberto Pasquinetti). Attualmente è proprietario di uno studio di registrazione e scuola di musica: il COTTON CLUB STUDIO. È direttore artistico musicale della galleria d'arte Terrain Vague (Cs)
Coachella Festival 2022: here we are. In two days the doors of one of the most anticipated musical events of the year will open, even more so after the last two years in which for very obvious reasons the live music sector has suffered a very important setback.
The 2022 Grammy Awards were the chronicle of an announced triumph: Jon Baptiste collected 11 nominations and won 5 Grammys, defeating all opponents. This was also the year of the very young Olivia Rodrigo, who managed to take home 3 Grammys, including the the best new artist.
Here is finally some good news, the Arcade Fire have finally revealed the title and release date of their new album, 5 years after the last one. For the fan of the group it has been a time that seemed eternal,
Do we want to define "I know you know me" a masterpiece? Yes, without a shadow of a doubt for at least two reasons. The first and most evident are the artists who interpret it: Caroline Spence and Matt Berninger, second for the deep and poetic text.
My favorite group when I was just a teenager were the Fugees, thanks to them a certain curiosity about english language was born in me. I wanted to know and understand the lyrics of their songs, it wasn't enough for me to be carried away exclusively by their beautiful music.
Sweden and the United States are two countries far from each other, thousands of kilometers separate them, the language, culinary and sporting traditions, I don't feel so categorical about the landscapes, not knowing all of America there may be states that have the same reliefs of the country of northern Europe, but on one thing I am sure
It has been talked about for almost 3 years, rumored and it is hoped that sooner or later they will arrive at a collaboration, and now we are satisfied: the Catalan singer Rosalia and the American musician Oneohtrix finally announce the publication of a piece together!
In England there are institutions that are untouchable, first of all Queen Elizabeth II who reigns undisputed in the beating heart of every Englishman, then there are the Beatles, and that's the reason why they were awarded the title of baronets.
Looking at the images, one immediately thinks of archive photos of at least a year and a half ago. Lots of people together without masks dancing freely